Cooking for Freedom: solidarietà e buona cucina per valorizzare l’Elba

Pochi giorni fa, a Portoferraio, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione di un progetto del tutto nuovo per il territorio insulare, che ci pare davvero interessante, al punto che ne diamo conto nel nostro blog. L’incontro pubblico si è tenuto negli ambienti sontuosi dell’Enoteca della Fortezza, che si trova nella parte alta del centro storico della città di Cosimo, luogo mai sufficientemente celebrato, per la sua bellezza architettonica e paesaggistica, per gli scorci naturalistici ampi e sorprendenti, che fanno comprendere quanto felice fosse stata la scelta di fondare al centro di questo golfo una città inespugnabile.

Bene, in questi ambienti carichi di storia, la condotta Slow Food dell’Isola d’Elba ha presentato la sua adesione al progetto europeo Cooking For Freedom, ovvero cucinare per la libertà, un motto che rende esplicito il fine: cucinare insieme per imparare un mestiere, emanciparsi e offrire agli altri il proprio talento. Il progetto è stato avviato dall’Associazione di progettazione sociale Linc, è guidato dalla Cooperativa Sociale Beniamino dell’Elba e coinvolge, oltre la locale sezione Slow Food, anche  l’Istituto alberghiero “Brignetti” di Portoferraio e l’Associazione Antigone, che a livello nazionale si occupa dei diritti dei detenuti.

Da quello che abbiamo capito, in periodi prestabiliti, ai fornelli dell’Enoteca si alterneranno gli studenti dell’istituto alberghiero locale, ma anche ospiti della casa circondariale di Porto Azzurro, che sotto la guida di esperti e chef, seguiranno corsi speciali di cucina elbana, prepareranno piatti della gastronomia locale, a tema, secondo la tradizione oppure secondo sperimentazioni creative, dando vita, nel corso del tempo, a serate-evento in cui al piacere della buona tavola si unisce anche il calore della solidarietà.

La conferenza di sabato scorso si è aperta con l’intervento del Dr. Guido Ricci, psicologo clinico dell’Associazione Linc che ha introdotto le linee guida di Cooking for Freedom.
A seguire, è intervenuta la Dott.ssa Veronica Cornaggia della Cooperativa Beniamino che ha sottolineato il valore di C.f.F. come esperienza innovativa di formazione che metterà in rete carceri, istituti formativi, associazioni e realtà imprenditoriali con lo scopo di creare un modello circolare di formazione, lavoro e integrazione, da sperimentare all’Elba e nei paesi partner.
Carlo Eugeni, patron della valorizzazione culinaria dell’isola e storico responsabile di Slow Food per l’Elba, ha spiegato quanto sia importante poter entrare in contatto con realtà difficili come quelle carcerarie per poter incidere sul territorio e contribuire a creare reti virtuose sull’isola. Anche per questo il ruolo dell’Enoteca sarà centrale, come luogo di riferimento attorno al quale costruire questo genere di interventi a Portoferraio e in tutta l’Elba. L’Enoteca della Fortezza gestita da Slow Food vuole essere infatti sempre più un luogo di cultura eno-gastronomica e non solo, un vero e proprio crocevia di iniziative che possano arricchire la vita sociale e culturale di tutta l’isola.

Enzo Giorgio Fazio, dirigente scolastico dell’Isis Foresi di Portoferraio, ha sottolineato il valore che quest’esperienza potrà avere sia per l’idea innovativa che ne sta alla base, sia per l’inclusione sociale, tema importante e delicato, soprattutto per un’isola.

Chiara Babetto di Antigone Toscana, ha aggiornato sui dati relativi a istruzione, lavoro e detenzione e sottolineato come quest’esperienza può avere un ruolo cardine in un dibattito tutt’ora aperto a livello italiano ed europeo sulle migliori forme di integrazione e recupero della popolazione carceraria.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il direttore del carcere di Porto Azzurro, il dottor Francesco D’Anselmo che ha manifestato il suo appoggio al progetto e dato la massima disponibilità per una stretta collaborazione del carcere con gli altri partners. Un progetto dal respiro europeo che coinvolgerà Portogallo, Lituania e Turchia in un percorso lungo due anni, che vedrà due momenti di meeting europeo all’Elba, a marzo 2017 e a giugno 2018.
Insomma, l’Elba ci pare sempre di più una miniera di novità gustose.
Noi del Genio non vediamo l’ora che questa nuova avventura prenda corpo, e non mancheremo di tenervi aggiornati sul calendario delle cene-evento.

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